Elias Canetti – Morte
Per quanti varrà ancora la pena di vivere quando non si morirà più?
Per quanti varrà ancora la pena di vivere quando non si morirà più?
Se devo morire, fatemi morire in una locanda.
Quando moriremo andremo sicuramente in paradiso perché l’inferno l’abbiamo già vissuto qui.
La morte non è niente,noi siamo andati semplicemente nella stanza accanto.Noi siamo noi, voi siete voi:per voi noi saremo sempre ciò che siamo stati.Dateci il nome che ci avete sempre dato,parlateci come avete sempre fatto.Continuate a ridere di ciò che ci ha fatto sempre ridere.Pregate, sorridete, pensate a noi.Che il nostro nome sia pronunciato in casacom’è sempre accaduto.Il senso della vita è sempre lo stesso.Il filo non si è interrotto.Perché dovremmo essere fuori dai vostri pensieri semplicemente perché siamo fuori dalla vostra vita?Noi non siamo lontani,siamo solamente dall’altro lato della strada.
Ho poche certezze. Ma dopo la morte non ci saranno di sicuro affanno, corse per primeggiare ansie di prestazione. Tutto quello che rende qui la nostra vita faticosa.
Se scegli di vivere, scegli anche di morire. Sono queste le regole del gioco.
C’è chi si fa illuminare da cose di poco conto, all’improvviso: meraviglioso. C’è chi è incessantemente illuminato da cose “importanti”: tremendo.