Mary Sereno – Morte
Quel giorno ha tagliato la mia vita, non è stato un passaggio dal quale si ripassa, il cuore ha sobbalzato e sè fermato.
Quel giorno ha tagliato la mia vita, non è stato un passaggio dal quale si ripassa, il cuore ha sobbalzato e sè fermato.
Com’è brutto, guardar la persona che ami piangere, e non poter far nulla. Perché ci son situazione dove sei inerme. E la sola colpa è la disgrazia. Chiamalo destino, chiamalo percorso di vita, ma è terribile la morte.
Dovremmo incominciare ad avere imbarazzo della morte.
La notte-morte, che ci fa così paura, non è altro che una tenda pronta ad alzarsi per rivelare la luce del mattino; quello che ci sembra un furto di luce si rivela in realtà un lascito di luce più splendida e perenne. E così la morte diventa soltanto un’estatica rivelazione dell’immortalità.
Quando smetterò di bere sarò già morto, quando uscirò dai guai non esisterò più, quando sarò felice sarò già polvere.
Peccato che se ne vadano le brave persone, perché la spazzatura non la vuole nessuno!
Libero dai pensieri, libero dagli averi mi trasformo in un essere che non possiede nulla e con spirito libero vado verso la meta oltre l’orizzonte.