Francesca Nacca – Morte
Per molti quest’uomo è stato e non è più… destino comune di ogni animale mortale.
Per molti quest’uomo è stato e non è più… destino comune di ogni animale mortale.
Sebbene molti muoiano da sciocchi, sono pochi gli sciocchi che muoiono.
Intanto finché il Fato lo consente, stiamo uniti nell’amore: presto verrà la Morte con il capo coperto di tenebre.
Da certi incubi ci risvegliamo solo quando ci addormentiamo per sempre.
Vorrei per gioco strapparmi il cuore, e cogliere in quel lungo e intenso attimo l’essenza di quel dolore, che a volte si prova per un’amore perduto o ancora peggio per un amico deceduto. Per l’emozioni vissute che sembran sbiadite dal tempo tiranno che l’ha logorate, ma mai cancellate. Sfoglio nel diario dei ricordi, trovo gli amici che avevo, l’incontro oggi in un triste mutismo, ma mamma mia allora quanto ridevo, un lacrima inumidisce il mio viso, che con il mio cuore i ricordi aveva sfogliato, per trovare un amico ormai sopito in un sonno eterno e nel marmo scolpito.
[parlando della madre] Non rattristiamoci di averla persa, ma ringraziamo di averla avuta.
Sentirsi assenti cercando la presenza di anime fuggitrici dal mondo che un giorno promise di non esistere.