Paul Claudel – Morte
Non ci si prepara alla morte, ci si separa della vita.
Non ci si prepara alla morte, ci si separa della vita.
Mentre qualcuno festeggia una nascita, un compleanno o una rinascita. Qualcun altro muore.
Mi sono depressa così tanto al pensiero della mia mortalità che ho deciso di suicidarmi.
Accade tutto in un attimo, il tempo suona la mia ritirata cancellando dal mondo il mio fiato. Ti lascio niente, solo pagine accartocciate, fogli sporcati dall’inchiostro del mio cuore, versi di un’anima lasciati cadere lungo il cammino, che il vento sbatacchia contro le porte dell’infinito, ma nessuno le lascerà entrare, perché loro, non fanno rumore.
Harry scosse la testa.”È stato stupido, pensare che fosse lui” mormorò. “Voglio dire, lo sapevo che è morto”.”Credi che le persone scomparse che abbiamo amato ci lascino del tutto? Non credi che le ricordiamo più chiaramente che mai nei momenti di grande difficoltà? Tuo padre è vivo in te, Harry, e si mostra soprattutto quando hai bisogno di lui. Altrimenti come avresti fatto a evocare proprio quel Patronus? Ramoso è tornato a correre la notte scorsa.”A Harry ci volle qualche istante per capire quelle parole.
Chi vive nei cuori di chi resta non morirà mai.
Come gli altri anch’io andrò. Non sapendo dove. Nel silenzio del perché.