Paul Claudel – Morte
Non ci si prepara alla morte, ci si separa della vita.
Non ci si prepara alla morte, ci si separa della vita.
Ho lottato invano una intera vita. Non esiste rimedio alla morte. Tutto ciò che nasce è destinato a finire.
La morte sta nascosta negli orologi (…) è il tempo, il tempo della individuazione, della separazione, l’astratto tempo che rotola verso la sua fine.
Sono stato definito folle, macabro ma ciò che mi contraddistingue è il mio rapporto morboso con la figura della morte. Non la temo, nonostante ci sia stato a stretto contatto, la rispetto e la vedo come una figura femminile seducente e conturbante che, alla fine dello spettacolo, quando calerà il sipario, saprà soddisfare i miei desideri. Questa è follia? C’è chi teme ciò che non conosce e chi è affascinato da ciò di cui ne ha appena percepito il profumo.
Se per l’uomo sarebbe meglio non nascere o comunque morire al più presto, perché considerare l’omicidio una colpa.
Non bisogna aver paura della morte ma solo della vita non goduta. Allora non ci resta che vivere… vivere quel poco che abbiamo.
E ancora, danzava con la morte e non si rendeva conto che era la vita nel cerchio di fuoco, fuori dal perimetro della folle ragione.
Ho lottato invano una intera vita. Non esiste rimedio alla morte. Tutto ciò che nasce è destinato a finire.
La morte sta nascosta negli orologi (…) è il tempo, il tempo della individuazione, della separazione, l’astratto tempo che rotola verso la sua fine.
Sono stato definito folle, macabro ma ciò che mi contraddistingue è il mio rapporto morboso con la figura della morte. Non la temo, nonostante ci sia stato a stretto contatto, la rispetto e la vedo come una figura femminile seducente e conturbante che, alla fine dello spettacolo, quando calerà il sipario, saprà soddisfare i miei desideri. Questa è follia? C’è chi teme ciò che non conosce e chi è affascinato da ciò di cui ne ha appena percepito il profumo.
Se per l’uomo sarebbe meglio non nascere o comunque morire al più presto, perché considerare l’omicidio una colpa.
Non bisogna aver paura della morte ma solo della vita non goduta. Allora non ci resta che vivere… vivere quel poco che abbiamo.
E ancora, danzava con la morte e non si rendeva conto che era la vita nel cerchio di fuoco, fuori dal perimetro della folle ragione.
Ho lottato invano una intera vita. Non esiste rimedio alla morte. Tutto ciò che nasce è destinato a finire.
La morte sta nascosta negli orologi (…) è il tempo, il tempo della individuazione, della separazione, l’astratto tempo che rotola verso la sua fine.
Sono stato definito folle, macabro ma ciò che mi contraddistingue è il mio rapporto morboso con la figura della morte. Non la temo, nonostante ci sia stato a stretto contatto, la rispetto e la vedo come una figura femminile seducente e conturbante che, alla fine dello spettacolo, quando calerà il sipario, saprà soddisfare i miei desideri. Questa è follia? C’è chi teme ciò che non conosce e chi è affascinato da ciò di cui ne ha appena percepito il profumo.
Se per l’uomo sarebbe meglio non nascere o comunque morire al più presto, perché considerare l’omicidio una colpa.
Non bisogna aver paura della morte ma solo della vita non goduta. Allora non ci resta che vivere… vivere quel poco che abbiamo.
E ancora, danzava con la morte e non si rendeva conto che era la vita nel cerchio di fuoco, fuori dal perimetro della folle ragione.