Gino D’Antoni – Paradiso & Inferno
Il Paradiso lo riceviamo in dono alla nascita, ignoriamo di averlo tutta la vita, lo pretendiamo alla morte.
Il Paradiso lo riceviamo in dono alla nascita, ignoriamo di averlo tutta la vita, lo pretendiamo alla morte.
Dodici galline e un gallo mangiano quanto un cavallo.
C’è un inferno da cui fuggire e un paradiso in cui restare, ecco cosa rappresenta la scrittura. Puoi diventare qualunque cosa e mimetizzarti, puoi trasformarti divenire per poi ritornare allo stato originario. La scrittura non ha dogmi rigidi, non rema contro la natura di chi la usa e non ha perimetri.
Il divino e il diabolico sono separati da una barriera che potrebbe dissolversi in un attimo.
Ero un demone senz’anima e tu mi hai reso angelo. Ora sono un angelo senz’ali rispedito all’inferno.
Siamo vicini al paradiso tanto dal mare come dalla terra!
Signore, un uomo che non può andare in paradiso con una giacca verde, non troverà la strada più facilmente in una giacca grigia.