Michele Gentile – Poesia
Mi fido dei dubbi, dell’incertezza del vento. Credo alla poesia quando mi racconta di un cuore senza orizzonti.
Mi fido dei dubbi, dell’incertezza del vento. Credo alla poesia quando mi racconta di un cuore senza orizzonti.
L’adulto è un bambino che non si è mai arreso.
E sono una fiamma che trema, nel vento che tace. Una luna che porge la sua mano a chi s’inchina poco prima di conoscere il sole.
Scrivere poesie non è un dono, né un vanto o una passione. È semplicemente una necessità.
Quando il mondo avrà esaurito le parole degli uomini sarà costretto a utilizzare quelle dei poeti.
Il poeta vive nel mondo “reale”. Lo si teme perché mette l’uomo col naso nelle sue caccole. L’idealismo umano cede di fronte alla sua probità, alla sua inattualità (la vera attualità), al suo realismo che la gente considera pessimismo, al suo ordine che chiama anarchia. Il poeta è antiprotocollare. Si è creduto per molto tempo che fosse il capo del protocollo della inesattezza. Il giorno in cui il pubblico ha capito quello che era veramente, lo ha temuto.
La vera poesia non dice niente, elenca solo delle possibilità. Apre tutte le porte. E voi potete passare per quella che preferite.