Pindaro – Poesia
Quando la città che celebro sarà distrutta, quando gli uomini che canto saranno scomparsi nell’oblio, le mie parole perdureranno.
Quando la città che celebro sarà distrutta, quando gli uomini che canto saranno scomparsi nell’oblio, le mie parole perdureranno.
Per avere un’anima poetica bisogna farsi amica la follia, ed è solo con lei che si riesce a guardare il mondo a colori.
Non sono un poeta, ma ho un talento naturale nell’incasinare le parole.
Il pubblico ha il privilegio di poter scegliere i propri autori. Gli autori non possono altro se non accettare il loro pubblico, con il rischio di cadere vittima dei suoi condizionamenti.
Il vero poeta crea, poi comprende… qualche volta.
Albero nascente dai floridi fior dell’età aspra, posa sulla fiorita piaggia, lo zeffiro accarezza l’arboscello di gaggia, il sole circonfonde d’alma, l’erba ride a uno stato soave. Un canor cinguettio di augelletti è la favola bella dei pargoletti fiori accolti con calma. Or volge l’anno e diventò un tronco dal curo fanciullo, un color bianco lo disfiorò dal breve mistero di terra e di fango. Apri gli occhi fior dell’età non diventar aspro prima di maturar.
Poesia è trovare nelle cose il loro sorriso e la loro lacrima […] e ciò si fa da due occhi infantili che guardano con semplicità e serenità di nel tumulto della nostra anima.