Albert Einstein – Politica
Uno stomaco vuoto non è un buon consigliere politico.
Uno stomaco vuoto non è un buon consigliere politico.
Vale di più il peso di un’opinione politica oppure il lavoro di un bravo operaio, di un bravo artigiano, di un bravo imprenditore, o più semplicemente la vita di una brava persona?
C’era una volta un ragazzino molto vivace ed impertinente, stava sempre in mezzo, voleva avere ragione, ma non combinava niente, anche se glielo dicevano in faccia che non lo volevano tra i piedi, se ne fregava, anzi metteva bocca su tutto anche se il suo parere non era richiesto. Era così a suo agio nello stare inutilmente in mezzo che decise di trovare qualche amico da coinvolgere nel gioco e quindi fondò un partito, con lui nel mezzo, naturalmente. Nome e partito penso li conoscano tutti, purtroppo. Non li nomino per pudore.
In campagna elettorale sentiamo parlare un saggio, un uomo di valore. Una volta al potere ci rendiamo conto di avere votato un ambizioso pieno di ideologie. Ci restiamo male, ma basta riflettere solo un attimo, abbiamo votato un politico. Cosa pretendevamo?
Non capisco perché ci venga spesso ricordato il diritto dovere di votare da persone che non sentono il dovere del governare ma solo il diritto di stare in politica.
Tutti abbiamo saputo di persone che si sono ammazzate per la disperazione, ma nessuno ha mai avuto notizia di un politico che si è ammazzato per avere fatto danni irreparabili.
È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. Se la mia teoria della relatività si dimostrerà corretta, la Germania mi rivendicherà come tedesco e la Francia dichiarerà che sono un cittadino del mondo. Se la mia teoria si dimostrerà falsa, la Francia dirà che sono tedesco e la Germania dichiarerà che sono un ebreo.