Silvana Stremiz – Religione
Non credere non è una malattia, non ci rende né migliori né peggiori.
Non credere non è una malattia, non ci rende né migliori né peggiori.
Il troppo amore e il tanto odio hanno un effetto divastante: “ci rendono entrambi ciechi…
Non puoi donare la vita ad un tuo difetto, perché colui è un dono di Dio.
L’ipocrisia a mio avviso è l’abito che indossa l’indifferente, l’opportunista, il calcolatore e il lecchino; si cela in genere sempre dietro un sorriso, mille abbracci e quegli infiniti complimenti che escono dalla bocca senza ragione di esistere. Il lecchinaggio ne è la forma più diffusa, siamo perfino capaci di farci calpestare l’anima pur di ottenere ciò che ci siamo prefissati. Ma la cosa più terrificante è che il “leccato” ci gode e si accontenta di tutta quella “finzione” sentendosi un Dio in terra, senza comprendere che essere “ignorato” spesso è di gran lunga più soddisfacente.
Non si può stare sereni: “in mezzo alle bugie”
L’eutanasia è un grido di libertà.
Se è tanto grande il tuo desiderio di avvicinarti a Dio, allora muori.