Francesco Iannì – Ricchezza & Povertà
In particolari periodi di carestia, chi sa bastare a sé stesso gode anche di quel poco che possiede.
In particolari periodi di carestia, chi sa bastare a sé stesso gode anche di quel poco che possiede.
Con i soldi si può comprare un letto, ma non il sonno; libri, ma non l’intelligenza; cibo, ma non l’appetito; gioielli, ma non la bellezza; casa, ma non la famiglia; medicine, ma non la salute; lusso, ma non l’allegria; divertimenti, ma non la felicità; un crocifisso, ma non un salvatore; una chiesa, ma non il cielo.
Così come la menzogna, anche la verità è solo una questione di tempo.
Alla base della ricerca del giudizio positivo altrui, essenzialmente vi è la paura del rifiuto e della conseguente emarginazione.
I poveri hanno grandi responsabilità nel costruire le grandi opere e le grandi ricchezze, ma in genere sono i ricchi a fruirne.
Chi ha paura della solitudine cerca qualcuno con cui condividerla.
Per quanto uno possa riuscire a vivere la solitudine in modo sereno, trovando un certo equilibrio interiore, sarà sempre propenso a voler condividere la propria vita con qualcun altro.