Salvatore Spagnolo – Ricordi
Fissare un’amaca ai due estremi del mio ricordo più bello, e cullandomi poi poter ripassare tutti gli altri.
Fissare un’amaca ai due estremi del mio ricordo più bello, e cullandomi poi poter ripassare tutti gli altri.
Nella solitudine della notte, i bei ricordi son stelle che scacciano via il buio della tristezza. Il firmamento è il cuscino su cui mi assopisco.
La primavera più bella della mia vita fu un autunno.
Ripensi al sorriso del tuo aquilone, ripensi alle mie mani infrugate e alle tue parole profumate.
I ricordi sono profumi di malinconia, e se siamo fortunati odorano di felicità.
E poi […] ricordò vagamente, come si ricordano le cose che non si vogliono ricordare.
E la tormenta del passato segue il suo diritto all’oblio. Siamo pionieri nuovi a tenersi per mano per domare la risacca.