Ovidio (Publio Ovidio Nasone) – Ricordi
Chi avrebbe sentito parlare di Ettore se Troia fosse stata felice?
Chi avrebbe sentito parlare di Ettore se Troia fosse stata felice?
Ho guardato i ricordi dal fondo di un barsopra lo specchio inclinato e ti ho visto seduto nell’oscuritàcol tuo bicchiere sul banco, col tuo bicchiere al mio fianco.E la luna passava davanti allo specchiocome se fosse un incendio.Tu, fumando, mi hai detto qualcosa all’orecchioe ancora adesso ci pensoe ancora adesso ti sento.
La memoria ha di ingiusto questo: predilige riportare a galla i ricordi più brutti oscurando i momenti più belli!
Un’emozione ti colpisce forte al cuore. Danza nello stomaco. Risale fino agli occhi, per diventare goccia di ricordo.
Laudamus veteres, sed nostri utemur annis.Lodiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri.
Io non sono una persona che vive di ricordi, perché credo che l’unico momento reale è l’eterno presente, e se ben è certo che il passato è quello che ha fatto di ognuno di noi quello che oggi siamo, io ringrazio quel passato per avermi fatto così come sono oggi con un arrivederci e grazie!
Cumuli di cenere su un amore mai appagato. Fiumi di lacrime a solcarne il ricordo.