Ovidio (Publio Ovidio Nasone) – Ricordi
Chi avrebbe sentito parlare di Ettore se Troia fosse stata felice?
Chi avrebbe sentito parlare di Ettore se Troia fosse stata felice?
Come un sogno passano i nostri giorni.I giorni dei nostri anni sono settanta,e se nei forti essi giungono a ottanta,per lo più in dolore e fatica si consumano,presto finiscono e noi scompariamo.
Domani, presto sarà oggi.Oggi è stato un bel ricordo di ieri.
E voi, o donne, non caricatevi le orecchie di quelle pietre sontuose che il negro indiano raccoglie nelle verdi acque; non mostratevi oppresse dal peso di vesti tessute d’oro; spesso voi ci allontanate per quel fasto con cui vorreste conquistarci.
Un fazzoletto e il tuo odore e mille ricordi, un fazzoletto quante lacrime e mille ricordi. Aprii quel cassetto e quante emozioni, quanto passato era rinchiuso lì, un passato mai dimenticato e sempre vivo. Chiusi quel cassetto quasi accarezzandolo sapendo che una parte di me era e rimarrà lì, ma che ora ho un altro cassetto da riempire con nuove emozioni e nuovi ricordi.
Niente fa cosi tanto male come il ricordo!
Nulla muore davvero, finché vive il ricordo.