Darwin Awards – Scienza e tecnologia
La stupidità è un peccato mortale.
La stupidità è un peccato mortale.
La prima e suprema di tutte le sfere è quella delle stelle fisse, contenente se stessa e tutte le cose, e perciò immobile. Essa è infatti il luogo dell’universo al quale si riferiscono il moto e la posizione di tutte le altre stelle. Dappoiché alcuni stimano che in qualche modo pur essa muti: noi segneremo nella deduzione del moto della terra un’altra causa a tale sua apparenza. Prima fra le stelle mobili viene Saturno, che compie la propria orbita in trent’anni. Dopo questo Giove, che si muove con un periodo di dodici anni. Indi Marte, che gira in un biennio. Il quarto posto nell’ordine tiene la rivoluzione annua, nella quale abbiam detto la terra essere contenuta, con l’orbe lunare come epiciclo. Nel quinto posto si muove in nove mesi Venere. Mercurio infine occupa il sesto, che in ottanta dì conchiude il suo giro nello spazio. Ma in mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in tale bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di quello, donde possa tutto insieme illuminare? Perciò non a torto alcuni lo chiamano lampada del mondo, altri mente, altri reggitore. Trismegisto lo chiama Dio visibile, Elettra, nella tragedia di Sofocle, colui che tutto vede. Così, per certo, come assiso su un trono regale, il sole governa la famiglia degli astri che gli ruotano intorno.
Con ostinata, presuntuosa saccenza, affermano che se non c’è acqua non può esserci vita.Scordano forse che la vita nacque dal fuoco, o ne hanno timore!?
Trovo triste che oramai la vita si possa controllare da un telefono; controllare le proprie amicizie, controllare le proprie relazioni, controllare il proprio lavoro, controllare qualsiasi cosa. Purtroppo un giorno, poi, sarà lui che controllerà noi.
Con questi esperimenti, sulla frutta e sulla verdura, una superallergica come me, come farà a sapere cosa sta mangiando?
La verità del sapere (verum scire) è la luce dell’amore (scire per causas).
Con la mia macchina, vi faccio saltare la testa in un batter d’occhio, e voi non soffrite.