Giovanni Govoni – Silenzio
Tra le tante lingue difficili da imparare, c’è il silenzio.
Tra le tante lingue difficili da imparare, c’è il silenzio.
A volte le parole non hanno senso in certe circostanze, tutto sembra banale, illogico, superficiale. Potrei trovare lo scritto più bello, la frase più intensa, ma niente sostituisce un vero e unico momento di silenzio, perché in quel momento è il cuore che parla, abbraccia ed è così forte la sua voce che contempli il tuo, il suo, il nostro silenzio.
Sto bene in qualsiasi posto, basta che non ci sia il silenzio.
Shh. Amiamo il silenzio e rispettiamolo. Lui, uno dei regali più grandi da fare a chi non merita parole! Una delle voci più forti, capaci di gridare quello che spesso le parole non dicono. Lui, spesso mal interpretato e ignorato. Il silenzio, la più alta forma d’intelligenza laddove la stupidità divaga. È l’arma di coloro che sono maturi perché chi non lo è preferisce “sparlare” invece che “tacere”.
Se non riesci a dormire non farti maltrattare dal tempo, lascia che i minuti accarezzino i tuoi pensieri; lascia che i secondi, come gocce d’acqua, scandiscano il ritmo della tua anima.
Il silenzio ha voce e il timbro è quello della nostra mente, perché nel silenzio urlano tutti quei pensieri che riesci a zittire nel frastuono giornaliero.
Il silenzio ha il suono dell’innocenza.