Maria Suppa – Silenzio
I silenzi hanno sempre una domanda, e sanno dare subito una risposta.
I silenzi hanno sempre una domanda, e sanno dare subito una risposta.
Troppi “ti amo” detti tanto per dire. Preferisco silenzi sinceri.
Si dovrebbe istituire la giornata del silenzio. Il silenzio quello vero. Per un santo giorno tutti zitti. Nessun “ciao”, “buongiorno” o “buonasera”. Nessuna parola di cortesia, nessun insulto, nessuna telefonata per strada, o tra le corsie di un supermercato, nessuno spreco di fiato. Cosi se proprio ci teniamo a dimostrare qualcosa, siamo costretti ad agire, a prendere carta e penna e scrivere, a salire in auto e presentarci di persona, a suonare un campanello con un sorriso, con il broncio, o quel che ci pare. Non ci sarà il bisogno di parlare. Per un solo giorno, forse, non daremmo per scontato il valore delle parole.
Uno sguardo è come un abbraccio: ti crea calore e una forte stretta addosso e in un attimo di dice tutto.
Questo silenzio parla più delle parole, la notte balla un valzer insieme alle mie paranoie.
Il silenzio, il silenzio che non ha un suono, che non ha un volto, che non ha una voce, ma che ha mille ricordi nitidi, ricordi inafferrabili, incancellabili, ricordi che non ti lasceranno mai.
Il tempo vola quando lo vorresti infinito… mentre a volte è la vita che si ferma per farti capire di quanto sia importante e che nulla è per sempre.