Gigliola Perin – Stati d’Animo
Guardi il mondo con lo sguardo velato, capendo che nulla di ciò in cui credevi è.
Guardi il mondo con lo sguardo velato, capendo che nulla di ciò in cui credevi è.
Non credo all’autarchia sentimentale, io che sono un grande importatore di emozioni ed esportatore di silenzi. Sono da sempre per la libera circolazione degli abbracci.
Anima che sprofonda nel mare del silenzio, mite nel suo aggrapparsi alla vita, ma quel mare così tetro e calmo la racchiude in un dolce abbraccio.
Lo sbaglio aspetta sempre l’indulgenza se questa non arriva fa perdere la calma.
Molte volte mi chiedo se capirai mai i miei lunghi silenzi. Quel chiudermi dentro di me per fuggire via. Non vedi nemmeno i miei occhi spegnersi e nascondere le lacrime nel fondo del cuore. Ma sai che sarò sempre qui, appesa ad un’antica promessa che vale mille parole e urla. Anche se le uniche parole che odi non le capirai mai.
Il bello delle incomprensioni sono i chiarimenti che le seguono.
Holly appese il lenzuolo al filo con una molletta da bucato, pensando a come aveva brancolato per tutto il resto del mese di maggio nel tentativo di rimettere ordine nella sua vita. C’erano state giornate in cui si sentiva felice e contenta, e soprattutto sicura che le cose si sarebbero sistemate. Poi tutt’a un tratto questa sensazione spariva, imprevedibilmente com’era arrivata, e lei veniva di nuovo inghiottita dalla tristezza. E allora, invece di andarsene in giro come uno zombie guardando gli altri vivere la loro vita in attesa che la sua finisse, aveva cercato di crearsi una routine, così da agganciarsi in qualche modo al proprio corpo, e agganciare il proprio corpo alla vita.