Giuseppe Cugliandro – Abbandonare
Non so dove o cosa fanno alcune persone quando ci abbandonano, so solo quel che resta.
Non so dove o cosa fanno alcune persone quando ci abbandonano, so solo quel che resta.
Non si abbandona mai chi ti dona parte della sua vita. Non si abbandona mai chi ti dona il suo cuore, si ci resta sempre debitori verso chi è sempre presente per te.
Non sono tra quelli che aggiustano le cose. Quando un vaso si rompe non m’importa…
L’abbandono lascia sempre un grande senso di vuoto, ti senti sconfitto.
Forse avrei dovuto buttarmi sulla Palmiro Togliatti e far vedere a tutti quanto era grande il sentimento per te. Ti sarebbe piaciuto, vero?Canzone delle vanità, niente ci resta, ma almeno avresti avuto una dedizione d’amore assoluta.Come mio nonno, che non può camminare e chiama mia nonna dal letto e grida: – Giuditta! Giuditta!E nonna corre come questo treno che sfreccia vicino all’acquedotto romano in rovina. Quello è amore: la follia di una dedizione totale che ti fa superare tutto, anche le tue difficoltà fisiche. Spesso, quando ti giravi nel letto accanto a me, ho pensato che volessi la stessa cosa, ma ho proiettato su di te un desiderio soltanto mio.Avrei dovuto urlare, mettermi a buttare le tue cose dal balcone, il rasoio, il pigiama, e magari colpire qualcuno che guardava le vetrine di quei sei negozi che stanno lì sotto, forse anche rompere i vetri della finestra, macchiarmi le mani di sangue, sfigurarmi il volto. Invece ti ho semplicemente detto: – Va bene. Ciao.
Ho capito che la nuova mania e farsi i “selfie”, cambiate sfondo. Sempre sto cazzo di bagno.
Ripercorrevo con la mente tutta quella situazione senza rendermi conto di essere inciampato e che non facevo altro che calpestarmi e ricalpestarmi.