Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Ripose la timidezza ai bordi dell’animo e si spogliò finalmente delle sue certezze. Cielo, le sue fragilità erano incredibilmente sensuali.
Ripose la timidezza ai bordi dell’animo e si spogliò finalmente delle sue certezze. Cielo, le sue fragilità erano incredibilmente sensuali.
E ora che ho imparato a vivere, adesso che sorrido, voglio dimenticarmi per sempre di come siamo in grado noi esseri umani di morire giorno per giorno.
La solitudine non è mai con voi; è sempre senza di voi, e soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, così che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un’incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l’intimità stessa della vostra coscienza. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l’estraneo siete voi.
Ogni lacrima che scende sul mio viso, ogni malinconica goccia che scivola sul mio volto, giunge dentro la mia anima. È come rugiada su un fiore, la nutre di vitale essenza, la nutre di viva linfa, perché mai inaridisca a tal punto da non riuscire più a piangere.
Sebbene si accolgano le altrui parole, non si dice ricevere, ma “dare ascolto”. Curiosa locuzione, vero? Forse perché si dovrebbe donare all’interlocutore tempo, attenzione, comprensione, non solo il nostro orecchio.
La gelosia fa dire le cose più insensate, riducendo la stima che l’altro ha verso di noi.
L’amore ti tiene sveglia la notte, non ti fa dormire; l’amore è gioia e tristezza.