Saverio Frangella – Tristezza
Si può essere in ottima compagnia quando si è soli con se stessi, ma si può anche essere soli e basta.
Si può essere in ottima compagnia quando si è soli con se stessi, ma si può anche essere soli e basta.
Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto porto su di me le cicatrici come se fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto.
Sono veramente pochi i giorni in cui riesco a sorridere, gli altri sono pieni di nostalgia e lacrime. Non voglio apparire come una vittima, quindi spesso nascondo il mio umore anche alle persone più care, nemmeno loro capirebbero non lo capisco nemmeno io, so soltanto che non li cerco, arrivano come i temporali e mi travolgono, e a me non rimane che sperare che passino il prima possibile.
Quanto è triste vivere di certi ricordi. È come se il passato bussasse alla nostra porta. Così forte da farci provare un sussulto. Sta a noi decidere se aprire o no la porta.
I dolori del cuore, i più duri a morire.
Fino a che non si incontrano persone sbagliate non ci si rende conto delle prove che la vita deve farci superare.Una speranza c’è di cambiare, una speranza c’è di farli migliorare.
Spento, mi sento spento, come la fiamma di una candela che sta per consumare l’ultima cera rimasta…Lacerato dentro, senza via d’uscita… Non c’è un perché, solo nel pianto trovo un po’ di conforto…