Antonio Cuomo – Tristezza
Mamma in quel tuo ultimo respiro c’era tutto il bene che io porto dentro.
Mamma in quel tuo ultimo respiro c’era tutto il bene che io porto dentro.
Questi occhi non ti hanno mai incontrata. Queste braccia non ti hanno mai abbracciato. Questa bocca mai tu hai baciato. E allora perché dentro questo cuore sei il battito d’amore più bello?
Non serve né denaro né potere, per essere ricchi a questo mondo serve solo un onesto cuore.
La bocca che diceva di volermi proteggere è stata la stessa che mi ha ferito di più.
Un uomo e una donna, sono tanto fragili e soli, sembrano dei puntini in un universo stellato, sembrano delle luci in un tracciato. Vanno e vengono lungo un sentiero, incontrollabili si feriscono, impallidiscono, cercano riparo l’uno nell’altro, ma invano si capiscono. Soffrono se fuori piove e non c’è il sole, fingono un amore senza provarlo, sono schiavi della loro decisione perché forse sono troppo soli.
E poi la solitudine diventa ridicola anche ai tuoi occhi, perché ami, ami qualcuno che sai mai ti amerà.
Lyra era in lacrime. Il suo diletto, il suo ardito, il suo intrepido campione stava per morire, e lei non l’avrebbe tradito distogliendo lo sguardo, perché se mai lui l’avesse guardata doveva vedere i suoi occhi scintillanti di amore e fiducia, non un viso nascosto vilmente, una spalla voltata via per timore.