Giovanni Melucci – Tristezza
La solitudine è brutta. Ma aver deciso di essere soli è ancora più brutto.
La solitudine è brutta. Ma aver deciso di essere soli è ancora più brutto.
Noi, esseri finiti, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori; e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza.
La mente viaggiauna parola ed il pensiero immaginauna volontà grande un modo di essere, vivere!Vedo la felicità mascherata di armonia che mi deride. Chiedo alla vita un raggio della sua paceche rischiari i vuoti del vivere,quella incomprensionequella solitudine non sono cosa mia,vedo i colori del mio sorriso: sono vivo. Al di là della mia tristezza.
E ancora ci seiNon conti più le Feriteche coprono il Tuo Cuorete le porti a spasso come macchieIntanto perso nella Delusioneattaccato dai Ricordivai in cerca della Speranzache ora più che maisalderà il tuo Coraggio.
Chissà se sono io a rovinare tutto o è il tutto a rovinare me.
Sublimo il dolore di queste lacrime che fluttuano leggere seppur pesano all’anima mia, sublimo quel dolore stringendo i pugni, quasi a voler stringere via quel malessere che non mi lascia respiro, lacrime amare, quasi d’addio a quell’ombra di un passato che mai tornerà se non vestito di ricordi, Dio mio! Fà male, non passa mi dico, non passerà mai, intanto passa il tempo, ed io resto inerme in silenzio mentre aspetto, aspetto che passi, passi il dolore di lacrime che seppur fluttuano leggere, pesano all’anima mia!
Le lacrime innaffiano la terra del mio volto.