Chiara Libero – Tristezza
Nel silenzio della solitudine si ascolta meglio la voce dell’anima; ma poi è bello rispecchiarsi negli altri.
Nel silenzio della solitudine si ascolta meglio la voce dell’anima; ma poi è bello rispecchiarsi negli altri.
Bastano 5 minuti di notorietà per passare la vita a ricordare quei 5 minuti, basta una parola sbagliata per far crollare tutto quello che hai “costruito”, basta una notte da favola per far sembrare le altre notti noiose, basta una canzone per capire che non l’avevi dimenticata, basta la solitudine di una sera per apprezzare di più la presenza di quell’amico, basta poco per dare tanto e quel tanto te lo porti dentro…
È sentirsi impotenti di fronte alle ingiustizie il dolore più grande che ci accomuna, ci unisce, in un unica stessa sorte.
Ci sono momenti della vita in cui la disperazione prende il sopravvento su tutto il resto.
Non lo urliamo il dolore, lo teniamo dentro stretto, non sapendo che così farà più male. Non sentiamo mai nessuno dire ad un altro “Mi dispiace” o “Mi manchi”. Si preferisce lo stupido orgoglio che chiamiamo dignità. Non sentiamo mai il bisogno di scusarci, ma pretendiamo gente che a noi si inchini. Abbiamo perso un po’ più in umanità. Abbiamo guadagnato in solitudine, sicuramente.
Sto diventando talmente disumano da non riuscire a fare la cosa più bella e facile al mondo: piangere.
Un pensiero, una lacrima, il ricordo di tè…