Simone Cortesi – Tristezza
Spento, mi sento spento, come la fiamma di una candela che sta per consumare l’ultima cera rimasta…Lacerato dentro, senza via d’uscita… Non c’è un perché, solo nel pianto trovo un po’ di conforto…
Spento, mi sento spento, come la fiamma di una candela che sta per consumare l’ultima cera rimasta…Lacerato dentro, senza via d’uscita… Non c’è un perché, solo nel pianto trovo un po’ di conforto…
Nuda tristezza, tu che vivi accampata nell’anima mia, tu nuda tristezza che fai male all’unico senso della vita. La stessa vita che tu nuda tristezza porti via il sorriso, restando nuda nel vento dei perché!
Non è tanto la parola a ferire, lo fa di più la bocca che pronuncia quella parola.
Non è ora che dovete essere tristi. Siatelo quando sarete felici e penserete a quanto tempo avete passato a non esserlo.
Forse far finta che vada tutto bene può consolare gli altri, ma credimi, dentro non è consolazione né rassegnazione, è e rimane dolore.
Avere più niente da dire né da dare a sé stessi né agli altri. Abbandonare il proprio corpo, anestetizzato dal dolce veleno della speranza, tra le braccia dell’imbrigliata ragnatela della vita. Aspettare un sussurro del vento che guidi la nostra anima alla ricerca di dimensioni parallele.
Un “Amore” che ti lascia Sola, è un sentimento che non merita Sofferenza, ma solo un bel “Punto”.