Esopo – Tristezza
Nessuno schiavo è più infelice di quello che mette al mondo figli destinati a essere schiavi.
Nessuno schiavo è più infelice di quello che mette al mondo figli destinati a essere schiavi.
Vorrei non soffrire più, vorrei tornare indietro e non fare più lo stesso errore. Vorrei che il mondo si fermasse per un istante e chiudere questo sentimento nel buio dell’immensità.
Quando tu mi chiedi come io stia, io sempre ti rispondo “bene”, anche si dentro di me sto male.
Il rumore silenzioso di una lacrima che scende, portandosi via un pezzo di me.
Ancor non premi il soglio,E già nel tuo sembianteSollecito l’orgoglioComincia a comparir.Così tu mi rammenti,Che i fortunati eventiSon più d’ogni sventuraDiffìcili a soffrir.
Addio papà. Mi lasci con l’animo in tumulto ed un vuoto che non potrà essere più colmato.
Anche chi è senza cuore può svegliarsi una mattina con il cuore che sanguina.