Italo Calvino – Viaggi e vacanze
Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
L’unico limite delle foto è che l’odore di quel momento rimarrà impresso solo nella mente del fotografo.
Non c’è bisogno di una valigia, biglietto aereo o ferroviario per viaggiare. Sono sempre senza neanche un centesimo, mi piace leggere e mi piace la geografia, quindi spesso e volentieri viaggio solamente con la fantasia. È già qualcosa… coi tempi che corrono, almeno viaggio!
Molti desiderano viaggiare in altri posti senza aver mai conosciuto la propria fissa dimora.
Calabria trionfo di luce e colori, dal mare e cielo azzurroa montagne verdi e fiori dai colori sgargianti,sapori forti di cibi antichi,la sua gente con notevoli influssidi varie etnie greche, bizantine ecc.Ma forte rimane il legame con la sua terra,sa essere accogliente verso il visitatoredi questa magnifica regione baciata dal Signore.
Tanto eran fitti gli alberi che non si vedeva altra cosa se non la terra dove poggiavamo i piedi e porzioni di cielo alzando lo sguardo, alberi così alti che, arrampicandosi fin sulla cima, non si udiva dove una pietra cadesse.
Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.