Alexandre Cuissardes – Vita
Continuano in troppi ad essere sicuri che “fare il proprio dovere” non possa portare qualcuno ingiustamente colpito ad esercitare il sacro diritto a difendersi.
Continuano in troppi ad essere sicuri che “fare il proprio dovere” non possa portare qualcuno ingiustamente colpito ad esercitare il sacro diritto a difendersi.
Smarrire la strada è un conto. Perdere per leggerezza, chi con te camminava in quella strada, è una cosa di cui forse, non hai tenuto conto.
La vita è troppo breve per giungere a compimento di qualsiasi impresa, troppo lunga per non intraprenderne nessuna.
Non è mai sbagliato mandare a quel paese, la gente che sa solo illuderti, usarti e sopratutto giocare con i tuoi sentimenti.
Così si potesse dimezzare ogni cosa intera, – disse mio zio coricato bocconi sullo scoglio, carezzando quelle convulse metà di polpo, – così ognuno potesse uscire dalla sua ottusa e ignorante interezza. Ero intero e tutte le cose erano per me naturali e confuse, stupide come l’aria; credevo di vedere tutto e non era che la scorza. Se mai tu diventerai metà di te stesso, e te l’auguro, ragazzo, capirai cose al di là della comune intelligenza dei cervelli interi. Avrai perso metà di te e del mondo, ma l’altra metà rimasta sarà mille volte più profonda e preziosa. E tu pure vorrai che tutto sia dimezzato e straziato a tua immagine, perché bellezza e sapienza e giustizia ci sono solo in ciò che è fatto a brani.
Una democrazia debole vessa i cittadini quanto una dittatore forte.
Non si può sfuggire al tempo, ma il tempo sfugge.