Alexandre Cuissardes – Vita
Se continuiamo a criticare solo chi non appartiene alla nostra categoria o non è “come noi” per non sputare nel piatto dove mangiamo ci troveremo tutti a mangiare in un piatto pieno degli sputi di tutti.
Se continuiamo a criticare solo chi non appartiene alla nostra categoria o non è “come noi” per non sputare nel piatto dove mangiamo ci troveremo tutti a mangiare in un piatto pieno degli sputi di tutti.
Se vuoi qualcosa va e prenditela, cosi mi hanno detto spesso, ma serve anche che quello che voglio si lasci trovare.
Cento volte al giorno ricordo a me stesso che la mia vita interiore e esteriore sono basate sulle fatiche di altri uomini, vivi e morti e che io devo fare il massimo sforzo per dare nella stessa misura in cui ho ricevuto.
Sono forte quanto fragile, sono una di quelle persone che scavalcherebbe ogni ostacolo pur di arrivare all’obiettivo, ma sono anche quella che alle volte si ferma per paura di non fare le cose giuste, è impossibile essere sempre forti, solo i robot ci riescono ed io non lo sono.
Mentre quello raccontava queste cose, io facevo il paragone tra la mia antica fortuna e la presente disgrazia, tra il Lucio felice di allora e l’asino infelice di adesso, e gemevo dal profondo dell’anima; e mi veniva in mente che non per nulla gli antichi saggi del passato avevano immaginato e rivelato che la Fortuna è cieca e addirittura senza occhi, perché prodiga sempre i suoi favori ai malvagi e a chi non lo merita, e tra gli uomini non sceglie mai nessuno con criterio, ma anzi si accompagna per lo più a persone tali che, se ci vedesse, dovrebbe assolutamente evitare e, ciò che è ancor peggio, conferisce a noi uomini una reputazione molto diversa, anzi proprio alla rovescia, così che il malvagio si gloria della nomea di uomo dabbene e l’uomo più innocente del mondo viene colpito dalla fama di criminale.
Il pensiero originale è come il peccato originale: entrambi sono accaduti, prima che tu nascessi, a persone che non hai assolutamente incontrato.
Vivere la vita minuto dopo minuto… non lasciarla spegnere sprecandola.