Dacia Maraini – Vita
Il viaggiatore non ha una vera casa e se ce l’ha, in cuor suo, l’ha persa molto tempo prima.
Il viaggiatore non ha una vera casa e se ce l’ha, in cuor suo, l’ha persa molto tempo prima.
Se si vuole conoscere realmente una persona bisognerebbe impegnarsi nel leggerla tra le righe, e solo allora, forse si potrà dire di conoscerla.
Le parole non hanno padroni, a meno che non siano dedicate a qualcuno, allora appartengono a chi le riceve.
Le nostre ferite, il nostro dolore, il nostro vissuto, tutto ciò che abbiamo sofferto in passato, ha influenzato e condizionato il nostro modo di essere. Ricordiamo però che sbocciamo ogni giorno e che solo accettando i nostri limiti, le nostre fragilità, lavorando su noi stessi, possiamo rendere più colorato e profumato il nostro giardino.
La vita è felicità. Sempre. È inutile piangersi addosso se qualcosa ci fa male! Tutto quel male che ci viene lanciato contro va utilizzato come base di lancio! E allora si diventa forti, ma forti davvero. E ancora una volta basta un sorriso e tanta forza di volontà. Il mondo migliore è davanti ai nostri occhi. Bisogna cercarlo, seguire quel filo che da lui ci porta e una volta trovato va vissuto: alle spalle i ricordi, alle spalle il passato. Voglia di gioire. Con una persona diversa. Una persona da amare. E che ti ami. Far sentire l’urlo di chi vuole rinascere. Per gustare gli aspetti positivi della vita e anche se ci saranno quelli negativi, trasformarli in positivi. Vivere. Ancora.
Ho chiesto ad Hayat cosa significa il suo nome e lei sorridendo un po’ imbarazzata ha detto: “Significa Vita.”Mi è sembrato bellissimo.
Ogni tuo modo di agire e di pensare cambierà a seconda del tempo che trascorre inesorabilmente.