Joanne Kathleen Rowling – Cielo
Ma chi può tollerare di sapere quali stelle sono già morte? C’è qualcuno al mondo che possa sopportare di sapere che lo sono tutte?
Ma chi può tollerare di sapere quali stelle sono già morte? C’è qualcuno al mondo che possa sopportare di sapere che lo sono tutte?
Basta puntare gli occhi al cielo per capire che in quei millesimi di secondi ci sono mille immagini… e che in quei millesimi di secondi si possono vivere mille emozioni.
Harry scosse la testa.”È stato stupido, pensare che fosse lui” mormorò. “Voglio dire, lo sapevo che è morto”.”Credi che le persone scomparse che abbiamo amato ci lascino del tutto? Non credi che le ricordiamo più chiaramente che mai nei momenti di grande difficoltà? Tuo padre è vivo in te, Harry, e si mostra soprattutto quando hai bisogno di lui. Altrimenti come avresti fatto a evocare proprio quel Patronus? Ramoso è tornato a correre la notte scorsa.”A Harry ci volle qualche istante per capire quelle parole.
Il tramonto è come la mia timidezza: rosso!
È quel manto stellato che avvolge ed incanta a render speciale e magica la notte…
Ma tu non sei in cielo, sei nelle onde del mare, nei prati verdi, in ogni singolo fiore sei qui accanto a me… sempre.
Cadeva una pioggerellina fitta e leggera, e i ragazzi riuniti a gruppetti attorno al cortile sembravano come sfocati. Harry, Ron e Hermione scelsero un angolo appartato sotto un balcone che gocciolava pesantemente, si rialzarono i coletti contro la fredda aria di settembre e parlarono di che cosa avrebbe preparato Piton per la prima lezione dell’anno. Erano arrivati a concordare che probabilmente sarebbe stato qualcosa di molto impegnativo, per coglierli alla sprovvista dopo due mesi di vacanze, quando qualcuno voltò l’angolo e venne verso di loro.