Saimon Pace – Abbandonare
Chi abbandona se stesso, non conosce le gioie della vita.
Chi abbandona se stesso, non conosce le gioie della vita.
Per alcuni è naturale pensare di entrare e uscire dalla vita di qualcun altro, solo perché quel qualcun altro è accondiscendente a lasciarlo entrare. Pensa, si illude probabilmente, che nell’uscire da una casa lasciando la porta aperta possa ritrovare tutto com’era, ogni cosa al suo posto, al suo rientro. Ma lasciare la porta aperta mette una persona, così come ogni casa, soggetta al vento, alla pioggia, a chi vuole approfittarsi dell’incuranza di chi l’ha lasciata incustodita. Nessuno resta tale e quale quando un altro se ne va, non vi è casa che resta tale e quale se lasciata a sé.
Il buio, il vuoto, il nulla: sono metafore di una dimensione ancestrale in cui la vita si ri-partorisce. Se si accoglie il vuoto che gli abbandoni ci portano, gli addii sono fonte di progresso, di rinascita, di nuove occasioni di vita. Se resistiamo, se rimpiangiamo, ci tormenteremo per anni. Sì, bisogna toccare il fondo per ritornare a vivere.
Amalo come io non ho saputo fare, tienilo forte ma ricorda: se un giorno te lo porteranno via non piangere… perché ti avranno portato via ciò che tu hai portato via a me.
Hai detto che non mi ami. Non c’è più niente da dire.
Vorrei andar via da qui, vorrei scappare lontano, via da tutto e da tutti, ma…
Ci sono persone che si lasciano, ma altre prendono solo strade diverse.