John Green – Abbandonare
Fu come essere preso a sassate ma da dentro: una serie di colpi e poi una fitta acuta in fondo alla gabbia toracica. Fu allora che sentì per la prima volta che un pezzo delle sue viscere gli veniva strappato via.
Fu come essere preso a sassate ma da dentro: una serie di colpi e poi una fitta acuta in fondo alla gabbia toracica. Fu allora che sentì per la prima volta che un pezzo delle sue viscere gli veniva strappato via.
Vorrei potermi addormentare e svegliarmi tra tre mesi. Tra tre mesi sicuramente tutto sarà diverso: il cielo si sarà abbassato, le stelle si potranno raccogliere e tu mi amerai di nuovo.
E arriva il momento di salutarci, quando arriva è sempre più brutto di quanto uno si aspetti…
Anche le orme lasciate sul cemento fresco, presto o tardi svaniscono.
Le bellezze non hanno le stesse facce, le mancanze non hanno le stesse intensità, ma l’assenze hanno lo stesso profilo: Misurare con il vuoto che ci resta.
Ad un certo punto ho capito che era meglio allontanarmi dalla tua vita e cercare di non sapere più niente di te. È stato difficile, lo ammetto, e non vuol dire che ci sia riuscita a cancellarti. Ma è arrivata quella convinzione che se mi sforzavo di non vedere il tuo mondo, forse pian piano riuscivo a cancellarti dal mio!
Margo ha sempre amato i misteri. E di fronte a tutte le cose che sono successe dopo non ho mai smesso di credere che li abbia amati così tanto, i misteri, da essere diventata lei stessa uno di loro.