Barbara Ugolini – Abbandonare
Ci sono persone che illuminano le nostre giornate con la loro presenza, ma non esitano ad abbandonarci nell’oscurità della loro assenza.
Ci sono persone che illuminano le nostre giornate con la loro presenza, ma non esitano ad abbandonarci nell’oscurità della loro assenza.
Non puoi scegliere di dimenticare una persona, puoi solo facilitare che ciò accada.
Siamo due anime che si stringono all’infinito, due corpi dispersi che si ritrovano in un abbraccio, entrambi vittime ignare di un crudele destino. Scarabocchi buttati via da un’umanità che forse in noi non trova utilità.
Io non so che danni o delusioni ti ha dato la vita ma non capisco perché queste ricadono su di noi. Ti ho persa? No, non ti perderò in realtà ma non potrò più avere la mia nonna amorosa. Sento la rabbia. Essa governa molte cose, e nasconde la più importante, la chiave per la libertà, il dolore. Non cedo ai ricatti, io quest’anno ho scelto l’amore vero e lotterò per averlo o per difendermi. Io quest’anno ho fatto le mie scelte. E tu nonna? Puoi amarmi veramente?
Ora che non ho alternative, la scelta di farla finita illumina i miei pensieri, ma sarebbe un atteggiamento da puro perdente.
Ho sempre combattuto per conquistare ciò che ho oggi. Dove ho tirato dritto e riposto…
Un abbandono non richiede necessariamente un saluto, una fine dichiarata, un momento consapevole, un “addio” detto prima di voltarsi, uno sguardo che si sofferma su ciò che non sarà più, esitando tra malinconici nodi… No. Un abbandono può già essere adesso, silenzioso, mentre – ignari – stiamo l’uno accanto all’altra, vicini… ma con le Anime distanti come due universi invisibili.