Sara Brillanti – Abbandonare
Davanti a te mi sento ognuno, davanti a me sono uno. Opto per la seconda scelta.
Davanti a te mi sento ognuno, davanti a me sono uno. Opto per la seconda scelta.
Il desiderio non ricambiato è il primo passo verso l’abitudine del non sentire.
Non ti ho mai chiesto il mondo, semplicemente essere parte integrante del tuo mondo.
Sono di carta. Qualcuno mi ha presa a calci e gettata in un angolo, ma troverò chi mi raccoglierà. Sono di carta e sta piovendo, mi consumerò se nessuno prenderà quel che resta di me. Sono di carta, e mi hanno usata! Poi, come tutte le cose che si “usano”, hanno deciso che non servivo più, e mi hanno gettata via. Ma sono di carta e non provo dolore. Sono di carta, e aspetto che arrivi un vento buono che mi faccia cominciare a volare.
Il buio, il vuoto, il nulla: sono metafore di una dimensione ancestrale in cui la vita si ri-partorisce. Se si accoglie il vuoto che gli abbandoni ci portano, gli addii sono fonte di progresso, di rinascita, di nuove occasioni di vita. Se resistiamo, se rimpiangiamo, ci tormenteremo per anni. Sì, bisogna toccare il fondo per ritornare a vivere.
Bisogna saper dire no, anche nel momento del bisogno, per non dimenticarsi quanto ha fatto male prima, quando ti faceva sentire ad un metro da terra.
Certe persone fanno di tutto per perderti; Evidentemente non meritano nulla. Punto.