Edvania Paes – Cielo
Se non sei in grado di leggere il cielo, non volgere lo sguardo verso l’alto.
Se non sei in grado di leggere il cielo, non volgere lo sguardo verso l’alto.
Due cose definiscono un “essere” malvagio: l’odio e il desiderio di tramutare cose e persone…
Il cielo di città mi piace perché puzza di basso, di uomini. Il cielo di campagna invece mi fa paura. C’è solo roba del Signore, lassù: stelle, stelloni, nuvole al galoppo. E poi che mi mettevo a fare in campagna? A litigare con gli alberi? Quelli sono tranquilli, beati, ti fanno sentire uno sputo. La natura è tutta arrogante, è roba diretta del Signore, e giustamente un po’ di strafottenza ce l’ha.
Guardo il cielo dopo la pioggia, aspetto che l’ultima nuvola si sciolga.
Sei una stella… se non brilli… non ci sei!
Ci sono sogni che partono dal cuore e raggiungono le stelle.
Essere originale a volte vuol dire fare la stessa cosa che tanti fanno tutti i giorni, ma con amore.