Fortunato Cacco – Cielo
Se mi levate il tramonto perdo come minimo cinque chili di malinconia.
Se mi levate il tramonto perdo come minimo cinque chili di malinconia.
Non aspettare di vedere una stella cadere per esprimere un desiderio…
Smettere di credere nei sogni è come guardare le stelle e pensare che non esistano.
[…] – “Secondo te le stelle sanno di pan di zucchero o di sale?”- “Non lo so, non le ho mai assaggiate.”- “Io sì, sono rimasta molte notti sul balcone della casa dei bambini chiusi. Le stelle in estate perdono briciole che arrivano in bocca.”- “e come sono?”- “Salate, a gusto di mandorla amara.”- “Le preferivo dolci.”- “Ma no, guasterebbero la terra per quante ne arrivano. Certe notti c’è tempesta di stelle sbriciolate. La terra è seminata da loro, riceve senza poter restituire. Allora dal basso si alzano le preghiere a sdebitarsi, di alberi e di bestie che ringraziano”[…].
È troppo bello poter pensare, volando tra fogli di carta colorati di cielo.
Spiegare certe persone è semplice, sono come i cani! Vogliono sempre mangiare! Mangiare anzi divorare cose buone però le tue emozioni pure, i tuoi giorni di sole, le tue notti placide, i tuoi attimi indimenticabili, i tuoi sorrisi, il tuo buon umore Le tue malinconie, i tuoi momenti no, i tuoi pianti invece te li lasciano lì, ti vengono vicino, ti annusano e se ne vanno via. Certe persone quando hai bisogno se ne restano nella loro”cuccia e dormono.
Dalla mia macellazione Dio ha assorbito un’energia che ha raddoppiato il suo potere, adesso la medaglia ha due bianchi e due neri, e quindi l’energia di ogni stella e di ogni corpo fino alla più remota galassia è due volte più potente. Per via dell’effetto farfalla. Questo concime improprio che cala sulle terre è il sangue e lo spirito di quelli che gli angeli uccidono, ma finora questo forza era almeno impostata sull’equilibrio. Adesso consumerà lo spirito e la materia dell’Onnipotente, di ogni creatura, albero e roccia, fino all’ultimo, tanto da annullare per sempre le due parti di cui sono costituite. Una “virulenza spirituale” che non lascerà superstiti. Il Padre vedrà morire tutte le cose, unico spettatore dell’ultimo spettacolo, quelle visibili e quelle invisibili, il giorno, la notte, quello che odia, il bene, ma anche quello che ama, il male, e dopo di questo non esisterà più niente. Nei suoi ultimi istanti di eternità, gli passerà davanti la fioca illusione sbiadita dal tempo della vita universale che poteva essere e che ha così ferocemente fermato, come condanna ai suoi desideri scellerati. Gli rimarranno pochi secondi per riflettere sulla sua avidità, ma non credo che gli saranno sufficienti. È troppo pieno di sé per pensare che possa succedere e si crogiola nelle sue nuove conquiste: saranno proprio quelle ad annientarlo.