Marco Giannetti – Cielo
Il cielo è come me, muta i colori del mio dolore e mai tornerà blu perché la tua nuvola ha bevuto gocce del mio bene.
Il cielo è come me, muta i colori del mio dolore e mai tornerà blu perché la tua nuvola ha bevuto gocce del mio bene.
La vita: quanto sacrificio!
È proprio una strana primavera, questa. Il sole si fa vedere in tutto il suo splendore per poi nascondersi nel suo guscio.
Sì, una desolata panchina accoglie avidamente il mio corpo come a voler sottrarre il calore che lo ha invaso e non accarezzato… il piacere di una sigaretta, illusione di diletto, cerco di sfuggire dai punzecchi della pioggia che, agile e prepotente schiva le fronde di un triste pino.Mi sono chiesto da sempre perché funesto appare il luogo dei pini, forse a voler celare il vento che, sempre sfigura ogni tormento, ma in paradiso non c’è condizione se non l’umana commiserazione di buoni e cattivi lì giunti per miseri destini.
Le stelle cadono tutte le notti, ma nessuno le va a raccogliere.
Non è sempre cielo l’immenso d’azzurro che in alto vedi brillare ove innalzarti e volare,…
Un cielo azzurro perde tutta la sua bellezza senza neanche una nuvola.