Francesca Berretta – Abbandonare
Non ho mai amato le mie passioni.
Non ho mai amato le mie passioni.
Durante una campagna per la prevenzione degli abbandoni di cani e gatti per le vacanze estive, uno slogan recitava: “rispetta gli animali come rispetteresti un essere umano”.Io rispetto più un animale di un essere umano, proprio perché il suo atteggiamento non è frutto di interesse e compromessi.
Mi abbandono ai miei pensieri.Poi guardo la bottiglia di vino. Apro.Bevo per non sentire niente mentre mi scorrono le lacrime.Dopo qualche bicchiere mi dico: “Questo e basta”.Ma è difficile fermarmi…Il vino mi riscalda dentro.
Ho paura di me stesso, non mi capisco. Dove mi trovo? Non è qui il mio posto, no! Non è la mia vita…
Ogni partenza che si rispetti lascia sempre alle spalle, e soprattutto nell’animo, almeno un po’ di tristezza.
Abbandonare un amico è come abbandonare un cane: Rivoltante.
Ti ridarò ciò che è tuo,le tue belle paroleaccompagnateda una rosa seccata.Un sogno mai nato infrantodalla bramosa inconscia paura d’amarecome l’arrivo delle ombre del tramontoin un giorno d’estate.Ti ridarò i meravigliosi primi istanti con tecustoditi fra i miei più gelosi ricordi.Tra le mani, in piedi sullo scoglio del mio destinoho una tua foto,sarà il vento a lanciarti nel vuoto.
Ora ti saluto come si saluta un’ombra!
Non capisco perché alcune persone escano dalle tua vita nel momento in cui li vorresti accanto, per poi far ritorno nel momento più inopportuno, quando non si è più predisposti a star con loro…
Non ti ho lasciato, tu sì.
Mi è sempre mancato tanto così dal poterci riuscire, ma mi sono sempre ritrovato in una fase di stallo, ed ogni volta ho faticato ad uscirne. Quanto è brutto sapere che ciò che ognuno considera la propria “salvezza”, quella cosa che sai che ti cambierà solo in meglio, che ti renderà sicuramente più felice, ma che per circostanze avverse, si trova sempre ad un passo avanti al tuo, da non permetterti di afferrarlo, e ciò che ti rimane è solo l’illusione di poterci riuscire, di poterla raggiungere, scoprendone tristemente l’impossibilità, solo dopo che hai trascorso una vita intera a tentare. Fa male… Soprattutto sapere che per trovarne una nuova, ti occorre una vita intera, ed il tempo è qualcosa che manca ogni qualvolta che ci occorre.
Durante il nostro primo incontro era entrato il sole dentro me; ora che te ne sei andato, mi sento spenta.
Mi sono aggrappato a cose che prima mi davano un senso di protezione; la mia casa, i miei genitori, i miei amici… Un posto che mi tenesse con i piedi per terra. Avevo paura di perdere me stesso se avessi lasciato andare tutto. Forse per me era solo una scusa per non andare avanti…
Credo nel sole dopo la tempesta, credo a chi parte ma soprattutto a chi resta.
Te ne sei andato senza avvertire, te en sei andato come se niente fosse, come se non avessimo creato nulla in tutto questo tempo trascorso assieme. Te ne sei andato a testa alta, orgoglioso di non so che cosa. Te ne sei andato senza un motivo, te ne sei andato solo perché non avevi più voglia di stare nel mondo che noi avevamo creato con tanto amore e tanta passione, un modo cresciuto e sviluppato giorno per giorno.
Di solito mi consoli quando sono triste. Ed ora che sto davvero male, sei stato proprio tu a farmi soffrire.
Amavo l’uomo che eri, non quello che è cambiato.