Georges Courteline – Abitudine
Si cambia più facilmente religione che caffè.
Si cambia più facilmente religione che caffè.
Nessuno osa dire addio a un’abitudine. Molti suicidi si sono fermati sulla soglia della morte per il ricordo del caffè dove vanno tutte le sere a fare la loro partita di domino.
L’abitudine è mezza padrona del mondo. “Così faceva mio padre” è sempre una delle grandi forze che guidano il mondo.
L’abitudine è una massima vivente diventata istinto e carne.
Ci si abitua finanche a non essere più abituati a nulla.
Ogni uomo ha le proprie manie e spesso sono la sua caratteristica più interessante.
Potrei leggere la pagina dello sport anche se i miei capelli andassero a fuoco.
Prendere un’abitudine è cominciare a cessar di essere.
L’abitudine è l’abitudine, e non si può sbatterla fuori dalla finestra: bisogna, a forza di persuasione, farle scendere le scale un gradino alla volta.
L’abitudine è in tutte le cose il miglior maestro.
L’abitudine di veder sempre faccia di donna ha per effetto di farla trovar bella.
L’abitudine, che fa della vita un proverbio.
Le sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.
Non nelle novità ma nell’abitudine troviamo i piaceri più grandi.
Se l’abitudine è una seconda natura, ci impedisce di conoscere le prima, della quale non ha né la crudeltà, né gli incanti.
La costanza di un’abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.
Se non ci fosse l’abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte – cioè, a tutti gli uomini.