Massimo D’Azeglio – Abitudine
L’abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell’ordine; dall’ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell’educazione.
L’abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell’ordine; dall’ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell’educazione.
Quanto vi è di più contrario alla salvezza, non è il peccato, ma l’abitudine.
Sono io che domino le abitudini, non le abitudini che dominano me.
Ogni abitudine rende la nostra mano più ingegnosa e meno agile il nostro ingegno.
L’abitudine è una grande maestra, ma non si insegna niente di buono se non agisce insieme alla ragione.
Non dovremmo essere fanatici della linea: è bello mantenersi snelli però e più consigliabile farlo con lo sport.
Vizio rinato, vizio peggiorato.
Ho l’abitudine di essere discreto solo per ciò che mi viene confidato; per quello che vengo a sapere da solo la mia curiosità, confesso, è senza limiti.
Il vizio è il male che si fa senza piacere.
Anche se abitudine non è stata mai… Vibra ancora una volta per me.
L’abitudine è una gran brutta bestia, e quando ci si abitua alla stupidità è finita!
L’abitudine è una brutta bestia, mi sembra anche di avervelo già detto, pensate infatti che un drogato diceva sempre: “Domani smetto” e finalmente dopo aver ripetuto la fatidica frase per 15 anni, ha smesso veramente, per forza è morto.
Coltivate solo quelle abitudini da cui siete disposti a farvi dominare.
L’abitudine corrode le mie membra!
L’uomo fa molte cose per essere amato, fa di tutto per essere invidiato.
Mostrami uno che origlia per abitudine congenita, con gli istinti di un guardone, e io ti mostrerò come nasce un drammaturgo.
L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.