Sergio Romano – Abitudine
Ogni infrazione non perseguita giustifica e incoraggia altre infrazioni.
Ogni infrazione non perseguita giustifica e incoraggia altre infrazioni.
Ogni cosa la faccio con tante gocce d’amore, perché da ogni seme faccio spuntare la mia allegria, mentre non entra la tristezza, perché voglio sempre che il mio cuore sia felice.
L’abitudine a ciarlare rende l’uomo oratore.
Ho scritto questa lettera più lunga solo perché non ho avuto tempo di farla più corta.
Viaggio molto per vincere la mia tentazione alle abitudini. Le abitudini accorciano il tempo, i cambiamenti lo allungano.
È credenza comune pensare che la felicità dipenda dal tempo libero.
La fiducia è la madre delle buone azioni.
Tutti i film del terrore cominciano con gente che non si fa i cavoli suoi.
La gente non cambia mai. Nemmeno l’oscurità cambia mai. Però esiste la luce.
Io sono una spettatrice obiettiva, come lo è un estraneo. Aspetto il mio tempo che non arriva.Io ero questo… io facevo questo. Ma ora sono la protagonista e i riflettori sono su di me.Ho passato anni cercando di capire perché non mi vedevano, a credere di essere sbagliata.Oggi sono fiera di me.Ho 18 anni e sono riuscita a capire me stessa, i miei bisogni;a capire perché la mia mente continuava a dannarmi.Ho vinto!
Si può fare a meno di tutto, purché non si debba.
È difficile che ci sia il giusto o il sbagliato, c’è ma di solito tutti credono di fare la cosa giusta e diventa sbagliato solo se colui che la fa sa che non è giusta.
Siamo schiavi delle abitudini e chi “comanda” sa bene come colpirci per far si che cerchiamo nella comodità, la strada buona per vivere.L’unico modo per uscirne è toglierci tutte le comodità!
Quando voglio qualcuno inconsapevolmente gli prendo il dito…come i bambini… un gesto che sa tanto di dolcezza!
Il problema del tè, è che originariamente era una bevanda assai buona.
Sarà detta “puntualità” solo il “rientrare” nell’effettivo lasso di tempoavente un “margine” di almeno mezzora per riuscire ad essere puntuale, e se necessario alludere ad una incomprensione non propria ma dell’altro.
L’immaginazione è l’occhio dell’anima.