Anna Bellinghieri – Abitudine
Le cattive abitudini non si dimenticano mai.
Le cattive abitudini non si dimenticano mai.
La noia nacque un giorno dall’uniformità.
Casa è solo dove vai quando non hai altro posto dove andare.
Nel fare la fila gli inglesi sono imbattibili: ogni inglese è l’inizio di una fila.
Ogni piccola trasgressione impunita trasmette un segnale negativo che gli altri inevitabilmente finiscono per cogliere e utilizzare.
Ogni infrazione non perseguita giustifica e incoraggia altre infrazioni.
L’abitudine a ciarlare rende l’uomo oratore.
Viaggio molto per vincere la mia tentazione alle abitudini. Le abitudini accorciano il tempo, i cambiamenti lo allungano.
Quando voglio qualcuno inconsapevolmente gli prendo il dito…come i bambini… un gesto che sa tanto di dolcezza!
Sarà detta “puntualità” solo il “rientrare” nell’effettivo lasso di tempoavente un “margine” di almeno mezzora per riuscire ad essere puntuale, e se necessario alludere ad una incomprensione non propria ma dell’altro.
Il disordine dà qualche speranza, l’ordine nessuna.
Il conformismo è un vestito troppo stretto da far mancare l’aria… anche perché pian piano ci si ritrova imprigionati in una gabbia di regole… o di fronte a transenne invalicabili… oltre le quali tutto, o è vietato, o è peccato… ma il vero peccato è il non godere di questa vita!
Faccio fatica a spiegarmi il perché tanta gente si accontenta dell’orizzonte quando è consapevole che, in fondo, basterebbe fare un passo per girare l’angolo, e trovare l’infinito.
Spesso la luce del giorno nasconde l’anima sofferente tra anime indifferenti.
Esiliata lontano da lei, dolce rassicurante amante della lenta vita che scorre. Fiore da aprire, ma mai con sorpresa, il suo odore addormenta ma non inebria. Se tornasse nei miei giorni, forse mi sentirei a casa, ritroverei il viso a cui regalare un sorriso. Rimpiango un’azione prevedibile, un abbraccio conosciuto sin troppo bene. Il tempo mi allontana da questo stato e lamento la sua mancanza come una vedova che in cuor suo sa bene che il tempo non cura ma squarcia forte la sua ferita immortale.
A New York sai sempre quando arriva l’autunno, perché l’ombra dell’uomo che ti pedina diventa più lunga…
Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.