Ada Roggio – Morte
Invito tutti al mio funerale, sarà una festa, non ve ne sarà una uguale.
Invito tutti al mio funerale, sarà una festa, non ve ne sarà una uguale.
Non è la vita che ci spiace lasciare ma le cose che le danno un senso.
L’ultimo momento cosciente, in cui potremo dire “io”, sarà quello in cui muoriamo. Il resto è un grande punto interrogativo.
La crisi sta togliendo tutto a tutti, ma la vita è bella anche senza denaro, senza lusso, senza luce, senza gas. Basta un tozzo di pane e tanta fantasia, diventa lasagna e caviale. Alzarti la mattina e dirti sono vivo è la cosa più bella che c’è sorridi il mondo prima o poi cambierà, tornerà la serenità.
Morire? No, grazie. Non per me, ma per gli altri. Togliersi la vita è uno dei gesti più egoisti che si possano commettere, porre fine a tutte le proprie sofferenze e dare vita a quelle altrui, di chi ti vuole bene, non è affatto giusto.
La morte, non è che l’ultima banalità della vita.
Sentirsi assenti cercando la presenza di anime fuggitrici dal mondo che un giorno promise di non esistere.
Non è la vita che ci spiace lasciare ma le cose che le danno un senso.
L’ultimo momento cosciente, in cui potremo dire “io”, sarà quello in cui muoriamo. Il resto è un grande punto interrogativo.
La crisi sta togliendo tutto a tutti, ma la vita è bella anche senza denaro, senza lusso, senza luce, senza gas. Basta un tozzo di pane e tanta fantasia, diventa lasagna e caviale. Alzarti la mattina e dirti sono vivo è la cosa più bella che c’è sorridi il mondo prima o poi cambierà, tornerà la serenità.
Morire? No, grazie. Non per me, ma per gli altri. Togliersi la vita è uno dei gesti più egoisti che si possano commettere, porre fine a tutte le proprie sofferenze e dare vita a quelle altrui, di chi ti vuole bene, non è affatto giusto.
La morte, non è che l’ultima banalità della vita.
Sentirsi assenti cercando la presenza di anime fuggitrici dal mondo che un giorno promise di non esistere.
Non è la vita che ci spiace lasciare ma le cose che le danno un senso.
L’ultimo momento cosciente, in cui potremo dire “io”, sarà quello in cui muoriamo. Il resto è un grande punto interrogativo.
La crisi sta togliendo tutto a tutti, ma la vita è bella anche senza denaro, senza lusso, senza luce, senza gas. Basta un tozzo di pane e tanta fantasia, diventa lasagna e caviale. Alzarti la mattina e dirti sono vivo è la cosa più bella che c’è sorridi il mondo prima o poi cambierà, tornerà la serenità.
Morire? No, grazie. Non per me, ma per gli altri. Togliersi la vita è uno dei gesti più egoisti che si possano commettere, porre fine a tutte le proprie sofferenze e dare vita a quelle altrui, di chi ti vuole bene, non è affatto giusto.
La morte, non è che l’ultima banalità della vita.
Sentirsi assenti cercando la presenza di anime fuggitrici dal mondo che un giorno promise di non esistere.