Ade Becci – Stati d’Animo
La mia vita è stata sempre piena di punti interrogativi.
La mia vita è stata sempre piena di punti interrogativi.
È che per me contano le cose semplici. Che poi son le più vere. Contano i gesti del cuore, le parole sussurrate. Non conta urlare ad una persona che vuoi lei stia bene, non conta spifferarlo l’amore. L’amore conta se resta inattaccabile fra le nostre mani, dentro i nostri gesti silenziosi e in quei raggi che al mattino fanno a gara, per entrare nella nostra di finestra.
Guardo l’infinito e mi perdo in me. Ascolto il soffio del vento che mi porta lontano, ma non troppo, perché è in me che leggo.
E ritornano quei momenti in cui il tempo si ferma, sembra quasi che dentro noi nulla si muova, anche se fuori tutto trascorre. Come quando da piccoli, in automobile, ci sembrava che la vettura fosse ferma con il suo motore acceso ed eravamo convinti di vedere correre gli alberi, le case o le colline. Sono percezioni. Capitano.
Che strana sensazione quella dell’essere sospesa in attesa di un responso, un misto di paura che si fonde con la voglia di liberazione, di quelle lacrime di gioia o di dolore che in entrambi i casi regalano all’anima una tregua.
A volte non credo neanche a me stesso, per questo non credo a nessuno.
Ho desiderato ogni carezza, ogni fremito, palpito, amplesso, che mai verrà consumato su di te.