Adolfo Coppola – Silenzio
L’urlo più inascoltato è quello di chi rimane in silenzio.
L’urlo più inascoltato è quello di chi rimane in silenzio.
Il silenzio chiede più del chiassoso.
Ne dicono di cose le persone. Specialmente con lunghi silenzi.
Niente è più triste, quando ti manca qualcuno.
Lungo è il silenzio che gela il suono di una frase molto temuta o molto agognata, nel bene e nel male, mentre il cervello tace e il corpo si paralizza, non si muovono i piedi, non si muovono i piedi, non si muovono le braccia, non si muove la testa e nemmeno la lingua: non batte che il cuore.
Il silenzio è una strada che ci allontana da tutti e diviene errante e senza meta.
Quel silenzio mi riempiva più di tutte quelle parole vuote che continuavo a sentire.