Alessandro Ammendola – Felicità
Da piccoli eravamo tutti felici, forse perché non avevamo un passato di cui vergognarci o un futuro di cui preoccuparci.
Da piccoli eravamo tutti felici, forse perché non avevamo un passato di cui vergognarci o un futuro di cui preoccuparci.
Alcune persone hanno valore, altri il prezzo.
Sarebbe bello poter insegnare ai più piccoli a coltivare la felicità, un bambino felice sarà di sicuro un adulto sereno e pacifico.
Felicità è “Imparare ad essere se stessi, rifuggire dall’omologazione, senza mai rinunciare ai sogni”.
La felicità non è la meta di un tragitto, ma brevi pause non programmate alle piazzole di sosta dove puoi sorseggiarne un po’, riempirti l’animo per i chilometri a venire.
La verità è figlia del tempo, ma cammina zoppicando.
Felicità, improvvisa vertigine, illusione ottica, occasione da prendere, parcheggiala senza frecce o triangolo, tutti dormono già e si è spento il semaforo. Ieri a te, oggi io sono il prossimo, quanto durerà, io lo chiedo agli altri ma si vede che c’era un filo invisibile, se n’è andata via, resta la scenografia.