Alessandro Ammendola – Stati d’Animo
Se vivrai sempre di lacrime, non vedrai mai chi ti ama realmente.
Se vivrai sempre di lacrime, non vedrai mai chi ti ama realmente.
Talvolta è l’orgoglio che divide, non la distanza.
Quando il tuo privato cielo si copre di minacciose nubi di rabbia e disperazione, quando il grigiore di noia ed indifferenza sconvolge l’azzurro dell’amore e di speranza… sorridi con le labbra, con gli occhi, con il cuore… e vedrai che presto il tuo sole risplenderà, le nubi si disciolgono e la tua mente si tingerà d’azzurro.
Non mi vergogno di quello che sono, ma di quello che non sono, di quello che “avrei”, “sarei” e delle ipotesi condizionali e condizionate, indicativo presente di un passato remoto imperfetto. Analisi di un periodo in cui protasi ed apodosi difficilmente sono consequenziali, un ablativo assoluto che mi strangola gli slanci verso il futuro.
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
Di bello ho visto poco e lo tengo stretto al mio cuore. Di brutto ho vissuto tanto anche quando non lo meritavo. La vita è anche pungersi, cadere e rialzarsi per non morire dentro.
Le idee permettono all’universo di esistere.