Alessandro Bonfanti – Musica
Danno più emozioni poche note di vera musica che quarant’anni di musica fatta solo per compiacere la massa.
Danno più emozioni poche note di vera musica che quarant’anni di musica fatta solo per compiacere la massa.
Chiudi gli occhi e ascolta le note della tua anima… ognuno dentro a uno “spartito”… fatto di tonalità alte e basse… che racconta attraverso la “musica”, una vita intera.
I suoni se ne stanno nella musica per rendersi conto del silenzio che li separa.
Vorrei che l’Angelo dentro ognuno di noi prendesse il volo sulla spinta di queste note ribellandosi alla quotidianità che ci fa dimenticare le nostre ali. Più sarà puro e limpido, più volerà in alto. E, dopo aver vagato oltre le nuvole, oltre i pianeti, vicino al sole, sarà bello tornare quaggiù!
Devo tutto a Joao Gilberto, l’inventore della Bossanova. Anche se non fossi diventato un musicista avrei ugualmente dovuto tutto a lui.
La genialità di Bach consiste nell’aver trovato un sistema logico necessitante per sostenere la struttura inutilmente ripetitiva del tempo ciclico, non più “data” quindi, come ovvia e giusta. La ripetizione diventa un susseguirsi continuo di domande-risposte, uno sforzo immane dell’intelligenza dell’uomo per riempire di un contenuto autosufficiente, ossia di un contenuto implicato nel proprio sistema, la forma del tempo assoluto, senza subordinare la ragione alla certezza di un tempo già “dato”. Il contrappunto di Bach, non ha bisogno di Dio per esistere.
Nei concerti rock, è in quest’occasione che gli uomini sono realmente “uniti”… e non sono “neanche tanto uomini”.