Alessandro D’Avenia – Cielo
La notte è il luogo delle parole.
La notte è il luogo delle parole.
Cielo stellato paradiso incantato.
Il mio tetto azzurro, brillante per i raggi del sole, avvolto di nuvole come fiocchi…
La cosa più strana è che io uso le parole per ancorarmi, e poi sono proprio loro a spingermi verso l’ignoto, come mappe mute da riempire di luoghi, perché ogni parola detta con precisione apre uno spazio vuoto attorno, come il molo di un porto.
Contro il cielo mi scaglierò per raccogliere le stelle e donarle a te.
Ogni attimo della nostra vita è unico, irripetibile, magico. Noi possiamo guardare il cielo stellato ogni notte e mai quello che vedremo sarà uguale alla volta scorsa. Il volo del gabbiano sull’onda marina, il canto sireneo del mare che si frange sugli scogli, la carezza del vento sulle labbra inaridite… mai si ripeteranno nella stessa sequenza. Viviamo i nostri attimi.
Il cielo è un farso vedere, dove finisce l’aria incomincia l’infinito.