Alexandre Cuissardes – Morte
Chi uccide, o provoca con dolo la morte di altre persone, chi porta qualcuno al suicidio o alla rovina un innocentedimostra di non avere rispetto della vita altrui, perché noi dovremmo avere rispetto per la sua vita?
Chi uccide, o provoca con dolo la morte di altre persone, chi porta qualcuno al suicidio o alla rovina un innocentedimostra di non avere rispetto della vita altrui, perché noi dovremmo avere rispetto per la sua vita?
Che strano, uno stato che ti priva dei più elementari diritti ma pretende che tu adempia ai tuoi doveri.
La vita e la morte, due misteri unici ed imprevedibili dell’essere umano.La morte si manifesta tragicamente in un solo atto.La vita si materializza e si evolve, una, dieci, cento, mille e mille, tante ancora, ognuna diversa in pensieri, emozioni, desideri, invidia, gelosia, ma più di tutti è l’amore che si eleva al di sopra degli egoismi e ci rende orgogliosi di viverla nel tempo che ci è dato per assaporarne tutta la bellezza e la gioia di viverla.L’inevitabile a cui non si può fuggire, la paura che ci prende al pensiero della morte.
A volte la morte accarezza la vita regalandole sollievo.
Il fuoco ha bisogno dell’aria per vivere. Invece la uccide. Dopo di che, muore.
Nella vita c’è chi riesce a fare molta strada mettendo in fila chiacchiere, invece che passi in avanti.
Nel diciannovesimo secolo il problema era che Dio è morto; nel ventesimo secolo il problema è che l’uomo è morto.