Alexandre Cuissardes – Politica
Mai nome fu più appropriato che quello di camera dei deputati. Lì dormono, quando si svegliano litigano fra di loro. Poi dormono di nuovo.
Mai nome fu più appropriato che quello di camera dei deputati. Lì dormono, quando si svegliano litigano fra di loro. Poi dormono di nuovo.
C’è una sola verità sulle colpe della crisi e del paese, che non sapremo mai la verità.
Quando un bravo muore muore per sempre un albero, quando un cattivo muore nasce una malapianta.
Sciagurati quei governi che affidano la vita dei cittadini a chi pensa solo alla propria.
Un bel giorno il partito avrebbe proclamato che due più due fa cinque, e voi avreste dovuto crederci. Era inevitabile che prima o poi succedesse, era nella logica stessa delle premesse su cui si basava il Partito. La visione del mondo che lo informava negava, tacitamente, non solo la validità dell’esperienza, ma l’esistenza stessa della realtà esterna. Il senso comune costituiva l’eresia delle eresie. Ma la cosa terribile non era tanto il fatto che vi avrebbero uccisi che l’aveste pensata diversamente, ma che potevano aver ragione loro. In fin dei conti come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo?
L’unico evaso che a nessun politico interessa ritrovare è il buonsenso, forse sarà perché è evaso dal loro cervello.
Ai tempi di Flaubert c’erano troppi avvocati alla Camera, ora ve ne sono troppi anche al Senato e per di più sono anche troppo incapaci, ammesso che l’egoismo non sia considerato una capacità.