Alexandre Cuissardes – Vita
Dopo aver fatto finta per anni di non vedere, aver fatto finta di non capire, di non sentire, non puoi far finta anche di non saper sparare.
Dopo aver fatto finta per anni di non vedere, aver fatto finta di non capire, di non sentire, non puoi far finta anche di non saper sparare.
Mettere a posto, riordinare, sistemare. Come se la vita fosse un mix di faccende di case e noi tutti delle brave casalinghe. La vita è altro. Ci sono cose che non puoi sistemare, né riordinare. Ci sono cose che pur volendo non puoi più mettere a posto.
Ho bisogno di affetto esattamente come tutti, ho bisogno d’amore e di comprensione, ho bisogno di abbracci e coccole che mi aiutino ad affrontare la vita, sfido chiunque a non aver bisogno di qualcosa per andare avanti e trovare la forza di combattere gli ostacoli, inutile essere ipocriti, da soli si sta male e ci sforziamo di dimostrare il contrario ma sappiamo e sentiamo benissimo che non è così.
Andrò via ma non da te. Andrò via da ciò che provo. Fuggirò verso qualcosa che non so dove mi porterà. Non so cosa troverò in fondo a quella strada chiamata “nuova pagina”. Ricorda solo una cosa: per me sei stato un “libro”. Per te sono stata solo un “capitolo”. Ricomincio da me.
Avete presente quel momento in cui aprite l’armadio, guardate il tempo e poi scegliete cosa indossare?Ecco, io faccio così, ma non con gli abiti, bensì con tutta me stessa. Ogni giorno scelgo che maschera indossare, dipende dalla situazione, dalle persone con cui devo stare. No, non è questione di falsità o ipocrisia, è solo che altrimenti piangerei ogni momento; perché si sa, in fondo è meglio rispondere “si, tutto bene” piuttosto che mostrare la tua anima a qualcuno, qualcuno che forse non ti capirà davvero, che in quel momento ti abbraccerà e ti consolerà, ma appena volti le spalle sarà lì a ridere di te.
Se vuoi raggiungere il sapere l’unica strada percorribile è quella che non conosci.
La vita è una continua una sfida fra leoni: se non vinci non significa che tu non sappia ruggire. Non leccarti le ferite, ma onorale come fossero trofei. L’importante non è vincere, ma riuscire ad arrivare. E ricorda che le cicatrici che porti sono il segno di chi combatte.